Tu che sei il mio strumento,
quello che alimenta la mia bocca
schiavo dei tuoi occhi ...
mi arrendo alla tua viva voce,
al vento susurro il tuo nome
mi sumergo nel tuo passagio
è continuo ostaggio,
delle tue pelle, rinato
ascolto, viaggio e ritrovo di nuovo
lampi di luce, nel bagliore dei tuoi occhi
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